10 gennaio 2025 – Credito d’imposta per la quotazione delle piccole e medie imprese

Prorogato fino al 31 dicembre 2027 il credito d’imposta riconosciuto in relazione alle spese di consulenza sostenute dalle piccole e medie imprese per la quotazione. Conseguentemente, vengono aggiornati i limiti di utilizzo del medesimo credito d’imposta. È con l’articolo 1, comma 449, della legge di bilancio 2025 che si dispone un’ulteriore proroga per il credito d’imposta per la quotazione delle piccole e medie imprese.
La misura è inserita in un complesso di interventi volti a potenziare strumenti per la concessione di finanziamenti al settore produttivo, alternativi rispetto al credito bancario: emissione di specifici strumenti di debito (cd. minibond), raccolta tramite portali online (cd. crowdfunding) e varie forme di incentivazione fiscale a favore dei soggetti che investono in strumenti finanziari emessi da piccole e medie imprese. Più in dettaglio, viene riconosciuto un credito d’imposta alle piccole e medie imprese che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro oppure il cui attivo totale di bilancio non supera i 43 milioni di euro, e che abbiano iniziato, dopo l’entrata in vigore della legge di bilancio 2018, una procedura di ammissione alla negoziazione in un mercato regolamentato o in un MTF di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo, e siano state effettivamente ammesse agli scambi.
Ricordiamo che i commi da 89 a 92 della legge di bilancio 2018 (legge 27 dicembre 2017, n. 205) hanno istituito un credito d’imposta in favore delle piccole e medie imprese in relazione alle spese di consulenza sostenute per l’ammissione alla negoziazione su mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione (Multilateral Trading Facility – MTF) europei, in misura pari al 50% delle spese fino a un massimo di 500.000 euro. Le disposizioni prevedevano che il regime agevolativo avesse termine il 31 dicembre 2020.
Sul punto, successivamente, sono intervenuti: il comma 230 della legge di bilancio 2021, che ha esteso il credito d’imposta al 31 dicembre 2021; il comma 46 della legge di bilancio 2022, che ha esteso l’agevolazione ai costi sostenuti fino al 31 dicembre 2022; il comma 395 della legge di bilancio 2023, che ha esteso la misura al 31 dicembre 2023; da ultimo, l’articolo 3, comma 4-bis, del decreto-legge n. 215 del 2023 (convertito, con modificazioni, dalla legge n. 18 del 2024), che ha prorogato la misura al 31 dicembre 2024.
L’articolo 1, comma 449, della legge di bilancio 2025 dispone un’ulteriore proroga delle disposizioni contenute all’articolo 1, commi 89 e seguenti, della legge 27 dicembre 2017, n. 205. Nello specifico: la lettera a), modificando il comma 89 dell’articolo 1, dispone una proroga dell’agevolazione fino al 31 dicembre 2027; la successiva lettera b), modificando il primo periodo del comma 90 del medesimo articolo 1, prevede che il credito d’imposta per la quotazione delle piccole e medie imprese sia utilizzabile nei limiti di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027.