1 febbraio 2024 – Sostenibilità, impegni in bilancio solo con un’effettiva obbligazione

Gli impegni delle imprese in materia di sostenibilità sono rilevati in bilancio soltanto quando si traducono in atti concreti che comportano l’insorgere di un’effettiva obbligazione. È il contenuto della pronuncia dell’Ifrs Interpretation committee pubblicata dall’Organismo italiano di contabilità (Oic) dopo che il Consiglio di amministrazione ha esaminato l’interpretazione del citato organismo dello Iasb incaricato di interpretare i principi contabili internazionali.
Una società ha presentato una richiesta di chiarimento per sapere se l’impegno, dichiarato pubblicamente, a modificare il proprio processo produttivo al fine di ridurre le emissioni di gas serra comportasse l’iscrizione di una passività ai sensi del principio contabile internazionale Ias 37 che si occupa di accantonamenti, passività e attività potenziali. In aggiunta alla riduzione progressiva dei gas serra la società si è impegnata ad acquistare carbon credit per compensare le emissioni residue a partire da una certa data futura.
Nella risposta, condivisa dall’Oic, l’organismo internazionale ha precisato che l’unica obbligazione che potenzialmente rileva per l’iscrizione di una passività è quella relativa agli impegni ad acquistare carbon credit, perché gli altri impegni sono relativi a investimenti che sono necessari per operare in futuro e che si presume siano profittevoli. Osserva l’Interpretation committee che per iscrivere una passività in bilancio è necessario che esista un’obbligazione derivante da un evento passato. L’iscrizione di una passività per acquisto di carbon credits è conseguenza dell’inquinamento prodotto dalla società, che, secondo la fattispecie rappresentata, avverrà solo in futuro. Pertanto, nel caso in esame, nessuna passività deve essere iscritta in bilancio al momento dell’assunzione dell’impegno.
Il Consiglio ha condiviso come l’informazione finanziaria rifletta eventi e processi già maturati o in corso, mentre le relazioni di sostenibilità soprattutto impegni e circostanze futuri. Inoltre, la prima è informata a proiezioni temporali generalmente inferiori a quelle prevalenti nell’informazione sulla sostenibilità; infatti, sebbene il lag temporale sia stato di recente ridotto (si pensi, ad esempio, alla rilevazione dei debiti), persiste ancora. In particolare, è stata ribadita la necessità di assicurare sempre un coordinamento tra i due pillar informativi.