Una delle principali novità per i bilanci 2024 riguarda l’innalzamento dei limiti dimensionali per accedere alle semplificazioni nella redazione del bilancio in forma abbreviata o micro. Il cambiamento è stato introdotto dal DLgs. 125/2024 per recepire la Direttiva UE 2023/2775, che tiene conto dell’inflazione degli ultimi anni.
Sono stati aumentati del 25%: il totale dell’attivo (cioè il valore complessivo del patrimonio) e i ricavi annui. Resta invariato, invece, il numero massimo di dipendenti previsto per ciascuna categoria.
In teoria, quindi, più imprese potranno redigere i bilanci semplificati.
Le holding e gli enti finanziari non possono usare il bilancio micro, anche se rientrano nei limiti dimensionali, a causa di specifiche esclusioni previste dal codice civile.
Per le nuove società, i limiti si verificano al termine del primo esercizio, e se non vengono superati, è possibile applicare le semplificazioni già da subito.
Per le società già esistenti, i limiti vanno verificati per due anni consecutivi. Per esempio, se una società rispetta i nuovi limiti sia nel 2023 che nel 2024, può usare le semplificazioni nel bilancio 2024.
Non c’è una norma chiara sulla decorrenza, ma l’orientamento prevalente ritiene che si possano applicare i nuovi limiti anche retroattivamente, quindi usando i dati del 2023 per la verifica.
Allo stesso modo, la perdita dei requisiti avviene solo dopo due anni consecutivi di superamento dei limiti. Quindi, se una società supera i limiti sia nel 2023 che nel 2024, dal bilancio 2024 perde le semplificazioni.
L’OIC (Organismo Italiano di Contabilità) sta lavorando a una semplificazione dei principi contabili per le PMI, con un progetto avviato tramite questionari chiusi a fine 2024. Si attendono sviluppi.
Il DLgs. 192/2024 (riforma IRPEF/IRES) non ha ancora attuato la prevista semplificazione della disciplina civilistica del bilancio per le imprese minori, prevista nella legge delega fiscale.