29 gennaio 2025 – In arrivo la proposta di legge sulla “Rottamazione quinquies”

Pronta la proposta di legge sulla rottamazione quinquies delle cartelle. Questa rottamazione quinquies permetterebbe di regolarizzare la propria posizione pagando esclusivamente le somme relative al capitale e agli importi relativi alle spese per procedure esecutive e notifiche, escludendo così interessi e sanzioni.
La proposta di legge prevede che «tutto il pregresso di imposte, contributi e anche tasse locali, comprese le cartelle e gli avvisi bonari, si rateizzi in 120 rate mensili, ma si prevede anche che non si decada dalla rottamazione se non si paga una rata o con otto rate di ritardo».
La nuova rottamazione si rivolgerebbe a tutti coloro che risultano in debito con il Fisco e, in particolare: da un lato, a coloro che hanno aderito alla rottamazione quater ma sono decaduti dai benefici per mancato rispetto delle scadenze oppure coloro che non hanno avuto la possibilità di aderirvi; dall’altro lato, a coloro che hanno cumulato cartelle emesse dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023, sulle quali si andrebbero ad azzerare le sanzioni, l’aggio, gli interessi e la mora.
In questo modo, i contribuenti potrebbero scegliere se pagare in un’unica soluzione oppure a rate i propri debiti, fino a 120 quote con scadenza periodica.
La sanatoria allo studio del Governo, come previsto per la precedente definizione agevolata, darebbe la possibilità ai contribuenti debitori di saldare le cartelle relative a multe stradali, bolli auto, Irpef, Iva, imposta di registro e altri tributi locali, annullando sanzioni, interessi, somme aggiuntive ai crediti previdenziali e l’aggio della riscossione.
Per quanto riguarda le multe, ricordiamo che sono state incluse nella definizione agevolata precedente quelle emesse dalla polizia locale (se il Comune si è affidato all’ADER per il recupero), dai carabinieri ecc. Non è stato previsto alcuno stralcio del debito, quindi la multa è comunque da pagare, senza farsi carico di interessi o sanzioni.