Sono sospesi dal 1° agosto al 4 settembre 2024 i termini previsti per effettuare i pagamenti delle somme dovute sulla base degli avvisi bonari ricevuti. La sospensione riguarda l’intera somma dovuta o la prima rata. Invece, il beneficio non riguarda le rate successive alla prima.
I contribuenti non devono però farsi ingannare dalle novità previste dall’art. 3 del D.lgs. n. 108/2024, c.d. “decreto Omnibus,” la cui applicazione riguarderà le comunicazioni elaborate con decorrenza dal 1° gennaio 2025. La nuova norma prevede che il pagamento delle somme dovute debba essere effettuato, per fruire della riduzione delle sanzioni, entro 60 giorni dalla ricezione delle stesse. Attualmente il termine è di 30 giorni.
A tal proposito deve osservarsi come l’applicazione della novella faccia riferimento alla data di elaborazione dell’avviso bonario e non alla data di notifica. Pertanto, se l’avviso bonario dovesse essere elaborato entro il 31 dicembre 2024 e notificato dopo il 1° gennaio 2025, continueranno a trovare applicazione le “vecchie” regole e il pagamento della somma dovuta o della prima rata dovrà essere effettuato entro il termine di 30 giorni dalla notifica dello stesso.
L’allungamento del termine giunge quanto mai opportuno anche in considerazione delle difficoltà incontrate dagli uffici per concedere appuntamenti in presenza ai contribuenti. I professionisti e gli stessi contribuenti avranno così più tempo a disposizione per spiegare agli Uffici le proprie ragioni ed eventualmente ottenere l’annullamento dell’avviso bonario o la riduzione dell’importo dovuto. Ciò al fine, come detto, di ottenere la riduzione delle sanzioni dovute.
Deve poi considerarsi che il maggior termine di 60 giorni in luogo di quello attuale di 30 giorni non riguarderà tutti gli avvisi bonari. Infatti, il termine resterà invariato a 30 giorni per pagare le somme dovute a seguito del ricevimento della comunicazione per i redditi soggetti a tassazione separata, quali, ad esempio, le indennità di fine rapporto.
Il decreto in commento ha allungato anche i termini qualora nella dichiarazione dei redditi il contribuente si sia avvalso della possibilità di far notificare l’avviso bonario direttamente nei confronti dell’intermediario incaricato dell’invio del modello dichiarativo. A tal proposito deve esserne fornita espressa indicazione nella dichiarazione dei Redditi. In questo caso il termine attualmente applicabile per effettuare il pagamento delle somme dovute, pari a 60 giorni, viene allungato a 90 giorni. Anche in questo caso la novella troverà la prima applicazione per le comunicazioni elaborate con decorrenza dal 1° gennaio 2025.
Naturalmente, resta ferma la possibilità di rateizzare le somme dovute in 8 rate trimestrali o in 20 rate trimestrali a seconda dell’importo dovuto. Il pagamento dovrà essere effettuato con modello F24 entro 30 giorni, ed in futuro entro 60 giorni, dal ricevimento della comunicazione di irregolarità.
Tale termine inizia a decorrere nuovamente dalla comunicazione definitiva contenente la rideterminazione in autotutela delle somme dovute, a seguito dei chiarimenti forniti dal contribuente. Dall’inizio del nuovo anno, come detto, i contribuenti e i professionisti avranno a disposizione più tempo per fornire al Fisco le spiegazioni dovute ed ottenere l’annullamento integrale delle somme richieste o perlomeno una rideterminazione delle stesse. Ciò al fine di evitare che le somme richieste vengano iscritte a ruolo.