26 novembre 2024 – Iva, pubblicati gli elenchi di chi applicherà lo split payment nel 2025

Pronti i nuovi elenchi dei soggetti tenuti all’applicazione dello split payment nel 2025, sulla base delle posizioni individuate fino all’aggiornamento del 17 ottobre 2024. Nella sezione dedicata del sito del dipartimento Finanze sono pubblicati gli elenchi aggiornati. Stante la proroga del regime della scissione dei pagamenti concessa allo Stato italiano dall’Europa che si concluderà il 30 giugno 2026 la pubblicazione era necessaria ed attesa.
Non sono negli elenchi le pubbliche amministrazioni (articolo 1, comma 2, della legge 196/2009), obbligate all’applicazione della scissione dei pagamenti sulla base del comma 1 dell’articolo 17-ter del decreto Iva; per la loro individuazione opera l’elenco Ipa pubblicato sul sito dell’Indice delle pubbliche amministrazioni (www.indicepa.gov.it).
Gli elenchi riportano, suddivisi in distinte categorie, gli altri soggetti tenuti all’applicazione del meccanismo della scissione dei pagamenti (articolo 17-ter, comma 1-bis, del Dpr 633/1972) quali: le società quotate inserite nell’indice FTSE MIB della Borsa italiana; le società controllate di fatto dalla Presidenza del consiglio dei ministri e dai ministeri (articolo 2359, comma 1, n. 2, del Codice civile); gli enti o società controllate dalle amministrazioni centrali; gli enti o società controllate dalle amministrazioni locali; gli enti o società controllate dagli enti nazionali di previdenza e assistenza; gli enti, fondazioni o società partecipate per una percentuale complessiva del capitale non inferiore al 70%, dalle amministrazioni pubbliche.
Ai fini di stabilire il perimetro degli obbligati all’applicazione dello split payment, pubbliche amministrazioni nell’indice Ipa a parte, gli elenchi sono l’unica fonte: per i soggetti che vi sono o vi dovrebbero essere iscritti, per accertare se rientrano o meno nell’obbligo di ricevere le fatture con l’indicazione della scissione dei pagamenti e provvedere all’assolvimento dell’Iva relativa ivi indicata; per i fornitori, per stabilire se dovranno emettere la fattura ai loro clienti in regime split payment.
Infatti l’agenzia delle Entrate, con la circolare 27/E/2017, ha dichiarato l’efficacia costitutiva degli elenchi ai fini dell’applicazione del regime: la scissione dei pagamenti si applicherà ai soggetti solo dalla data di effettiva inclusione negli elenchi pubblicati sul sito. La ricerca delle fondazioni, degli enti o delle società potenzialmente soggette si realizza inserendo il codice fiscale del soggetto da verificare. Il monitoraggio (da un lato) e l’aggiornamento (dall’altro) degli elenchi, è costante dovendosi tenere conto delle segnalazioni di ingresso e uscita. I cessionari destinatari dell’applicazione della norma, fatta eccezione per le società quotate nell’indice FTSE MIB, possono segnalare eventuali mancate o errate inclusioni, fornendo idonea documentazione dimostrativa a supporto esclusivamente mediante il modulo di richiesta con allegata la visura camerale. I fornitori hanno il gravoso compito di dover verificare in modo continuo la posizione dei loro clienti (per nuovi entrati e/o usciti).