18 luglio 2024 – DL di assestamento del bilancio: rifinanziata la Nuova Sabatini

Una nuova dote da oltre 201 milioni di euro per la misura legata agli acquisti di beni strumentali (cd. “nuova sabatini”). Si tratta del rifinanziamento della Nuova Sabatini, nell’ambito del disegno di legge di assestamento del bilancio, destinato a soddisfare le domande per tutto l’anno 2024. Con lo stanziamento di ulteriori 201 milioni di euro viene accolta la richiesta della Confederazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy di dare continuità a una delle misure più importanti per il sostegno degli investimenti di artigiani e micro e piccole imprese. Il Mimit ha assicurato l’intervento per coprire il fabbisogno dell’agevolazione per il 2024.
La Nuova Sabatini, introdotta nel 2014, ad oggi ha sostenuto circa 53 miliardi di euro di investimenti attraverso il finanziamento di quasi 300 mila domande, a fronte di un contributo pubblico complessivo di circa 4,4 miliardi di euro, con un potente effetto leva.
La misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese. L’agevolazione sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.
Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione del settore inerente alle attività finanziarie e assicurative.
Dal 1° gennaio 2023 l’accesso alla piattaforma https://benistrumentali.dgiai.gov.it deve essere effettuato esclusivamente utilizzando le credenziali SPID personali del legale rappresentante dell’impresa o dei soggetti da questo autorizzati.
Un’impresa può presentare più domande di agevolazione a diversi soggetti finanziatori purché relative a programmi d’investimento diversi e a condizione che il valore complessivo dei finanziamenti per singola impresa, non superi i 4 milioni di euro.
A partire dal 1° gennaio 2023, la Pmi, ad investimento ultimato e previo pagamento a saldo dei beni oggetto dell’agevolazione, compila apposita richiesta di erogazione del contributo (modulo RU), in via esclusivamente telematica, attraverso la procedura che sarà resa disponibile sulla nuova piattaforma informatica, inserendo le credenziali trasmesse via Pec dal Ministero all’impresa o attraverso le ulteriori modalità di autenticazione che saranno comunicate nella presente sezione del sito web del Ministero.
La suddetta richiesta è resa sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (DSAN) attestante l’avvenuta ultimazione e l’articolazione del programma d’investimento, nonché l’avvenuto pagamento a saldo dei beni oggetto del programma. Terminata la fase di compilazione, la piattaforma consente all’impresa beneficiaria la generazione del modulo RU, in conformità allo schema di cui all’allegato n. 2, che deve essere inoltrato al Ministero tramite piattaforma unitamente alla documentazione prevista, previa apposizione della firma digitale del legale rappresentante dell’impresa o del procuratore, entro il termine massimo di centoventi giorni dal termine ultimo previsto per la conclusione del programma d’investimento. Il mancato rispetto dei citati termini e condizioni determina la revoca totale dell’agevolazione.
Nel caso di domande di agevolazione per la realizzazione di investimenti 4.0, nel predetto modulo RU, il legale rappresentante o il procuratore dell’impresa beneficiaria deve, altresì, attestare che i beni possiedono le caratteristiche tecniche tali da includerli negli elenchi di cui all’allegato 6/A o 6/B.