14 maggio 2024 – Bonus colonnine domestiche: disposta l’erogazione dei contributi

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), in merito all’agevolazione del bonus colonnine domestiche, con il decreto direttoriale 9 maggio 2024 ha disposto la concessione e l’erogazione del relativo contributo. Quest’ultimo è riferito alle domande presentate dal 15 febbraio al 14 marzo 2024 ed ammesse, per l’acquisto e la relativa posa in opera delle infrastrutture di ricarica effettuati nel periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023.
Gli interessati potranno verificare la propria ammissione al contributo consultando l’Allegato A del citato decreto direttoriale, facendo riferimento all’ID della domanda.
Lo stesso Ministero precisa che, nel rispetto del Regolamento Europeo 679/2016 in materia di protezione dei dati personali, i dati contenuti nell’Allegato A sono stati emendati da tutti i riferimenti ai soggetti beneficiari.
L’agevolazione in questione è concessa a seguito delle verifiche previste dall’articolo 7, comma 7, del decreto direttoriale del 14 marzo 2023 ed a fronte delle spese ammissibili ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del medesimo decreto, riportate nella colonna “Spese Ammesse” dell’Allegato A del decreto direttoriale 9 maggio 2024.
È autorizzata l’erogazione del contributo per un importo pari a quanto riportato nella colonna “Contributo Concesso” dell’Allegato A.
L’importo del beneficio è accreditato, in un’unica soluzione, sul conto corrente dichiarato nella domanda di richiesta dello stesso.
Per completezza, si ricorda che, il bonus colonnine domestiche, è un contributo pari all’80% del prezzo d’acquisto e posa delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (come, ad esempio, colonnine o wall box).
Il limite massimo del contributo è di 1.500 euro per gli utenti privati e fino a 8.000 euro in caso d’installazione sulle parti comuni degli edifici condominiali.
Possono beneficiare del contributo le persone fisiche residenti in Italia e i condomìni.
Il contributo è riconosciuto solo per gli acquisti e la messa in posa già effettuati, mentre, il solo acquisto, non è sufficiente per richiederlo.
Tutte le spese devono essere documentate ed effettuate con pagamento tracciabile.
Il decreto direttoriale 9 maggio 2024, in merito al monitoraggio, alle ispezioni ed ai controlli sui benefici concessi, stabilisce che, Invitalia, in qualità di soggetto gestore della misura, procederà allo svolgimento di controlli a campione sulle richieste di contributo, disposti dal MIMIT. Ciò, al fine di verificare la veridicità delle dichiarazioni e della documentazione presentate dai soggetti richiedenti.
In virtù di quanto sopra, la stessa Invitalia potrà effettuare accertamenti d’ufficio, verifiche ed ispezioni in loco, delle qualità e dei fatti riguardanti le predette dichiarazioni e documentazione.
I soggetti beneficiari del contributo saranno tenuti a consentire lo svolgimento di tutti i controlli, ispezioni e monitoraggi disposti dal Ministero o da Invitalia, sulle relative richieste, per verificare la veridicità delle dichiarazioni e della documentazione presentate dai soggetti coinvolti nel procedimento amministrativo.
In caso di esito positivo dei controlli successivi all’erogazione dei contributi, il Ministero procederà alla revoca degli stessi.
Come prevede l’articolo 5 del decreto direttoriale in esame, infatti, i contributi concessi saranno revocati in particolare se, in seguito all’erogazione degli stessi, sarà riscontrata la falsità delle dichiarazioni rese o l’irregolarità della documentazione prodotta nel corso di tutto il procedimento amministrativo.
La revoca sarà disposta dal Ministero con provvedimento motivato e comporterà per il soggetto beneficiario l’obbligo di restituzione del contributo entro sessanta giorni dalla comunicazione del provvedimento di revoca.