13 dicembre 2024 – Al via le dichiarazioni d’intento per il 2025

Dal 1° gennaio 2025, i contribuenti in possesso della qualifica di esportatore abituale potranno effettuare acquisti di beni/servizi e importazioni di beni senza applicazione dell’IVA nei limiti del plafond disponibile, nella specie dell’ammontare delle operazioni che concorrono alla formazione del plafond registrate nell’anno 2024.
Le operazioni che concorrono a formare il plafond sono le stesse che assumono rilevanza ai fini dell’acquisizione dello status di esportatore abituale, laddove quest’ultimo presuppone che le operazioni attive registrate nell’anno 2024 siano superiori al 10% del volume d’affari “rettificato”, vale a dire al netto delle cessioni di beni in transito o depositati nei luoghi soggetti a vigilanza doganale e delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi extraterritoriali ma con obbligo di fatturazione.
Le operazioni rilevanti ai fini della determinazione del plafond e dello status di esportatore abituale sono quelle effettuate con l’estero in regime di non imponibilità.
Affinché gli acquisti e le importazioni non siano assoggettate ad imposta è indispensabile trasmettere all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione d’intento, la quale rilascia apposita ricevuta telematica con l’indicazione del protocollo di ricezione.
La dichiarazione d’intento, redatta in conformità al modello approvato con il provvedimento n. 96911/E/2020, può essere presentata per una singola operazione, oppure per una o più operazioni, fino a concorrenza dell’ammontare del plafond disponibile indicato dall’esportatore abituale.
Si tratta, in particolare, dell’ammontare fino a concorrenza del quale s’intende utilizzare la facoltà di effettuare acquisti senza IVA nei confronti dell’operatore economico al quale è presentata la dichiarazione. Si tratta, inoltre, di un valore presunto, pari alla quota-parte del plafond disponibile che si stima venga utilizzato nel corso dell’anno nei confronti di quel determinato fornitore o all’importazione (risposta all’interrogazione parlamentare n. 5-10391/2017).
Se l’esportatore abituale intende acquistare da un fornitore per un importo superiore a quello preventivamente indicato nella dichiarazione d’intento deve produrre una nuova dichiarazione indicando l’ammontare ulteriore fino a concorrenza del quale intende continuare ad effettuare acquisti senza IVA (risoluzione n. 120/E/2016).
Riguardo alla possibilità di emettere dichiarazioni d’intento nei confronti di più fornitori per un importo complessivo superiore al plafond disponibile, la risposta n. 27195/E/2017 ha confermato che: le dichiarazioni trasmesse saranno accettate dal sistema anche laddove l’ammontare complessivo superi il plafond; non sono previste conseguenze a seguito della dichiarazione d’intento presentata con importi superiori al plafond disponibile, posto che lo stesso si esaurisce in base agli acquisti effettivi e non sulla base di quanto dichiarato.
L’esportatore abituale può manifestare al fornitore, anche attraverso il comportamento concludente, la volontà di non utilizzare il plafond per alcune operazioni senza necessità di revocare la dichiarazione d’intento già presentata (risposta interpello n. 954-6/E/2018).